Pi Scuasì






Cari amici di paesaggiosoncino.blogspot.com,
mi rivolgo a voi per diritto di cittadinanza e anche perché siete stati i primi a mostrare chiaramente un fattivo interesse per il nostro amato territorio.
Sono un vecchissimo soncinese preoccupato per quello che vi apprestate a fare sulle Lame Pendenti (ed anche sul resto!).

Chi sono?
Mi presento: sono nato a Soncino nel lontano 1892, e mi chiamo Pino Scuasì; la sorte ha voluto che per tutta la vita abbia svolto quell’umile mansione richiamata dal mio stesso nome: scuasì... come si diceva ai miei tempi, netturbino o spazzino... come si diceva fino a ieri, operatore ecologico... come si dice oggi, un nome, quest’ultimo, che mi fa gasare moltissimo, perfino quassù!.
Avrò altre occasioni per parlarvi di me, se vorrete,... ma ora vi debbo chiedere un grosso piacere: di pubblicare sul vostro sito paesaggiosoncino.blogspot.com questo mio lavoro che allego e che spero possa far riflettere sulla gravità dei vostri interventi sul mio amato territorio.

So che non amate far politica, ma io vorrei ribadire a tutti il concetto, che voi mostrate senz’altro di ben conoscere, che la Politica, intesa come partecipazione ai problemi, alle speranze, ai progetti, ma anche alla difesa dei propri luoghi, è un dovere quanto mai nobile, e non va confuso con un discorso di appartenenza partitica: non è certo un gioco di parte amare i propri luoghi e cercare di difenderli, per cui, se vengono messi in campo disegni che deturpano i luoghi più significativi e connotativi della nostra comunità, è doveroso porsi a loro difesa.

Pì Scuasì












Lè ‘l sit püsé bèl: na gran cartulina!
Èl porta a Sunsì dal Burg dè Matina.

I vël prope sbragal: na rutunda è na strada,
che le serf a nigòt...na gran stüpidada!

...firme...è amò firme..., ma ga nài gnamò asé?!
Ma lur dür i süüta... èl mutìf?... èl set te?!?

I è ‘n quater o cinc, èl prim... lè gna dè Sunsì,
i parìa brai scet... so mia pë cusè dì!

Èntant le rüspe i è prunte, didré del riù,
bisogna mìa che ga pènse, ma e trop èl magù!

Ma sè cünta po scrif dè dialèt è dè storia...
sè resta pë niènt dè lasà a la memoria?

...è èl Parco dè l’Oi ? Ché ma sa ‘ncase fés fés!
Ma garai mia argugna dè fas vèt èn paés?

L’è mia èn sit dè nigot: i è le muntagnine dè l’Oi!
Dài sunsinés... per la madoi!

Pì Scuasì









Con la sua particolare e stimolante verve, l'arch.Pina Scuasì, affermata storica e urbanista soncinese e pronipote del mitico Pì Scuasì , vi intrattiene amabilmente in una esauriente e precisa descrizione delle problematiche legate alla famigerata rotatoria delle Lame Pendenti, sperando che i lavori appena intrapresi vengano immediatamente fermati.





CROLLO E MONITO

Tetre trame di cemento
bruni ferri, contorti acciai
non un pianto... né un lamento,
ma suon’ sinistri... di celati guai.


Prima tonfi... magri muri,
quindi morsi più precisi
tronchi scheletri, irti e duri,
ormai divelti, ormai recisi.


Poi la polvere si spande
copre il cielo, sinistri fumi...
un sudario che non nasconde
di vane menti residui grumi.


E poi massiccio l’antico ostello
vince il fumo e conquista il cielo,
par che dica: piegate il dorso,

porgete il capo a modesto velo.


Ma altri mostri, ancor più cupi,
minaccian orli e antichi lidi,
piani urbani... ferini lupi,
respiri grevi... disegni infidi


Questo crollo, così eclatante,
sia di monito, Soncinesi:
sia mai che il danno, 'sì rilevante,
ci giunga tardi, a territori offesi!
Pì Scuasì